« C’est une décision que nous avons prise il y a quelques jours », précise le porte-parole de la ferme. « Notre modèle est viable avec mille vaches, mais pas en-dessous ».
6 ans de saga judiciaire
« Elle s’explique par deux facteurs : ça fait 6 ans que nous n’avons pas d’autorisation d’exploitation. Et notre collecteur de lait belge veut recentrer son activité sur la Belgique. »
Au départ, la ferme avait une autorisation d’exploitation pour 500 vaches. Il y a 6 ans, le cheptel est passé à 800 vaches (il y a aussi les veaux et les génisses). Ce qui est contesté en justice par l’association Novissen.
« Soulagé que le droit soit enfin respecté »
Francis Chastagner, le président de l’association Novissen est satisfait de cette décision. « Tout est parti d’une fraude que nous combattions depuis le début. La ferme a ouvert en septembre 2014 et nous n’avons eu cesse de lutter contre ce modèle d’exploitation industriel. Il nous semble aujourd’hui que ça ne va pas dans le bon sens et qu’il faut revenir à un modèle familial, avec un nombre limité de vaches et des vaches en pâture et non sur du béton avec des importations de soja d’Amérique du Sud. Tout cela n’a plus de sens aujourd’hui »
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